Ognuno di noi ha un fermo immagine della sua vita. Un momento indelebile impresso nella memoria del cuore. Un fotogramma che rimanda a un’emozione unica, irripetibile. Il fermo immagine di Mitja Borkert, 45 anni, da tre appassionato direttore del design Lamborghini, è un garage al di là del muro di Berlino. Primi anni ’80, Germania dell’Est. Qui dove la creatività era l’unico lusso che ognuno potesse permettersi. Qui dove il filo spinato graffiava anche i sogni di un bambino.

“Avevo 7 anni quando cominciai a disegnare auto”

“Al di qua del muro non c’erano molti modelli d’ispirazione. Prendevo la matita e su un foglio di carta ridisegnavo la Lada perché con la mia fantasia pensavo che il suo nome, ispirato alla dea lituana di amore e bellezza, mi aiutasse a realizzare il sogno di creare, un giorno, una supercar. Un pomeriggio andai in garage, spostai con la forza della mia passione la Trabant di mio padre e scolpii nel legno il mio primo modello di auto.”